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Dagli storici “luoghi del potere” alla panoramica collina di Posillipo

Piazza del Municipio

È attualmente il cuore amministrativo della città tuttavia, un tempo, quando a Napoli si arrivava più spesso per mare, questo spazio era la vera e propria porta d’ingresso all’abitato. Infatti la piazza si apre sul Tirreno guardando il Molo angioino che divide il bacino omonimo dal porto mercantile e la Stazione marittima. Infine sul lato est della piazza, ad annunciare la passione partenopea per gli spettacoli, sorge il teatro Mercadante.

Castel Nuovo

Universalmente noto come Maschio angioino, completato nel 1284 e più volte modificato nei secoli, venne ricostruito nel XV secolo da Alfonso I d’Aragona con il contributo essenziale dell’architetto catalano Guillermo Sagrera. La residenza, con i cinque possenti torrioni dalla decorazione a squame, ha il suo punto di attrazione tra le torri di Mezzo e di Guardia e rappresenta, dal punto di vista storico-artistico, il delicato momento di passaggio tra gotico e Rinascimento nell’Italia meridionale.

Teatro S. Carlo e galleria Umberto

Voluto da Carlo III il teatro S. Carlo rappresenta il più prestigioso tra i palcoscenici napoletani. Tra i tanti spettacoli, i più importanti furono il “Mosè” di Gioacchino Rossini nel 1818 e la prima di Gaetano Donizzetti con “Lucia di Lammermoor”. Di fronte all’ingresso al teatro si apre la galleria Umberto I in ferro e vetro sul modello dei passages coperti parigini, “salotto buono della città”, abbellito da un suntuoso pavimento a tarsie di marmo.

Piazza del Plebiscito

“LA” piazza di Napoli, quella dove da sempre ci si ritrova, quella dove hanno luogo le manifestazioni e le feste popolari. Al centro la monumentale chiesa di S. Francesco di Paola costruita nel 1817-1846 da Ferdinando I per celebrare la conclusione del dominio napoleonico sulla città.

Palazzo Reale

Fu costruito nel 1600-1602 per un’occasione che non si realizzò mai (la visita a Napoli del re di Spagna Filippo III), riesce ancora oggi a stupire per la sua bellezza.

Santa Lucia

Il rione dove tra XVIII e XIX secolo si affermò la celebre scuola dei vedutisti di Napoli è subito alle spalle di piazza del Plebiscito.

Castel dell’Ovo

In origine il castello più antico di Napoli sorgeva isolato nel mare e il suo nome medievale sembra dovuto non solo alla sua pianta allungata, ma anche a una leggenda secondo la quale Virgilio avrebbe nascosto nei sotterranei del castello un magico uovo, che garantirebbe prosperità a Napoli fino al giorno in cui mani umane non lo ritroveranno.

Villa Comunale e riviera di Chiaia

Sia che si percorra via Partenope o la più interna e “malfamata” via Chiatamone si giunge alla Villa Comunale, grandioso parco pubblico (che costeggia la riviera di Chiaia), dal quale si gode una vista meravigliosa dal Vomero a Posillipo. Popolato di statue e fontane vi si nascondono, fra l’altro, un chiosco della Musica in ghisa e vetro in stile liberty e la celebre Stazione zoologica dove nello stesso edificio ha sede l’Acquario più antico d’Europa nelle cui vasche sono raccolte esclusivamente le specie ittiche del golfo di Napoli.

Mergellina

Da piazza Sannazzaro ecco aprirsi a sinistra Mergellina, antica continuazione del lungomare di Chiaia che termina nella punta Mergellina.

Posillipo

Ricordate la classica cartolina con la scritta “Saluti da Napoli”, dove il golfo e il Vesuvio sullo sfondo erano incorniciati da un pino marittimo dal tronco inclinato? Ebbene, quel celebre scatto, che ha portato nel mondo l’iconografia partenopea negli anni Settanta, venne realizzato a Posillipo, sul promontorio che separa il golfo di Napoli da quello di Pozzuoli.

Marechiaro

Un tempo villaggio di pescatori ora è un borgo conteso da resti romani, rovine settecentesche e ristoranti per turisti. Da non perdere la gita in barca, con partenza dall’antistante porticciolo, all’isolotto di Gaiola, con i resti della villa romana di Verdio Pollione

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